Per un social work anti-oppressivo. Riconoscere e contrastare le discriminazioni nel lavoro sui casi

Maria Luisa Raineri*, Valentina Calcaterra

*Autore corrispondente per questo lavoro

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivistapeer review

Abstract

[Ita:]Il contrasto a ogni forma di oppressione e la promozione dell’eguaglianza sono spesso concepite come finalità da perseguire soprattutto a livello politico e nel disegno complessivo dei servizi sociali, mentre nel lavoro sociale a livello di caso sembrano restare sullo sfondo. L’analisi di caso presentata in questo articolo vuole scardinare questa idea. Il testo propone una riflessione critica su un intervento realmente effettuato alcuni anni fa, rivolto a una giovane famiglia nigeriana immigrata in Italia per motivi economici. Vengono messi in luce gli elementi discriminatori nell’azione del servizio sociale, presenti nonostante le buone intenzioni e il fatto che l’aiuto fornito sia stato utile. Si passa poi a delineare alcune possibili linee di azione alternative, prendendo spunto dalle sei strategie del Lavoro sociale contro la crisi economica e sociale, proposte dall’IFSW alcuni anni fa.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] For an anti-oppressive social work. Recognize and combat discrimination in casework
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)95-112
Numero di pagine18
RivistaLAVORO SOCIALE
VolumeVol. 17
DOI
Stato di pubblicazionePubblicato - 2017

Keywords

  • Eguaglianza
  • Famiglie immigrate
  • Lavoro sociale antioppressivo
  • Sostenibilità.

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