Abstract
[Ita:]L’articolo propone alcune riflessioni in margine all’edizione della raccolta di rime che Michelangelo progettò nel 1546: uno dei nodi ecdotici più complessi riguarda la presenza di componimenti ‘doppi’ e addirittura ‘tripli’, legati cioè da fitti richiami testuali e finora considerati redazioni diverse di una stessa lirica. L’esame dei testimoni e l’analisi approfondita dei componimenti orienta piuttosto a riconoscere uno statuto autonomo a ciascun testo e offre anzi un’importante chiave di lettura: essi costituiscono i casi estremi, perché giunti a una formalizzazione autonoma, della disposizione ossessivamente iterativa di Michelangelo, che ripete, varia, amplia e riduce frammenti più o meno ampi di scrittura, sviluppandoli anche in direzioni non previste.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] For the edition of Michelangelo's 'Songbook': the case of the 'double' and 'triple' compositions |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 7-29 |
Numero di pagine | 23 |
Rivista | TESTO |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2014 |
Keywords
- michelangelo buonarroti
- poesia rinascimentale