“Per brevità chiamato ‘artista’”. Le canzoni dei cantautori nella costruzione di identità giovanile e cultura politica (‘68-’78)

Gioachino Lanotte

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivista

Abstract

[Ita:]Il percorso si snoda lungo il decennio ’68-’78 del nostro Paese attraverso la lente della produzione musicale dei cantautori, espressione diretta di quel periodo fortemente caratterizzato dal punto di vista ideologico, in cui la musica, con l’affermarsi della figura del cantautore “impegnato”, della novità del concept album, dell’utilizzo di un nuovo linguaggio letterario e di modelli musicali estranei alla tradizione italiana, quali il folk americano, il jazz, la ballata irlandese, assume un ruolo attivo di costruzione dell’impegno politico e di stimolo alla combattività della società civile. Tale politicizzazione giunge a saturazione verso la fine del decennio quando si assiste ad una crisi di identificazione dei giovani con l’ideologia e al loro allontanamento dalla politica. Un passaggio, questo, intercettato altrettanto bene dalla canzone d’autore che comincia a restituire il desiderio di gran parte del mondo giovanile di scrollarsi di dosso le pesantezze delle alte temperature ideologiche.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] "For brevity called 'artist'". The songs of the songwriters in the construction of youth identity and political culture ('68 -'78)
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)N/A-N/A
RivistaNOVECENTO.ORG
Stato di pubblicazionePubblicato - 2019
Pubblicato esternamente

Keywords

  • Anni Settanta
  • Cultura politica
  • Identità giovanili

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