Pensare il Digital Divide come gap educativo, narrativo e creativo

Michele Marangi

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivistapeer review

Abstract

[Ita:]L’intervento rilegge la povertà educativa non solo come deprivazione sociale, ma piuttosto culturale e narrativa, lavorando sul gap di creatività e di “autorialità” che spesso caratterizza il panorama dei social media. Il digital divide non va pensato solo per gli aspetti tecnologici, ma anche per il deficit di utilizzo consapevole, innovativo e creativo del digitale, in una prospettiva di cittadinanza partecipativa. A partire dalle teorie più recenti saranno identificati alcuni punti chiave per progettare prassi pedagogiche che permettano di ridurre questa tipologia di povertà educativa, attraverso design partecipativo, intelligenza collettiva e creatività narrativa. In questa prospettiva, l’emergenza Covid-19 ha evidenziato la necessità di approfondire il concetto dei “terzi spazi educativi” e lo sviluppo del paradigma delle Tecnologie di Comunità.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Thinking the Digital Divide as an educational, narrative and creative gap
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)227-235
Numero di pagine9
RivistaSCHOLÉ
VolumeLXVIII
Stato di pubblicazionePubblicato - 2020
Pubblicato esternamente

Keywords

  • Community Technologies
  • Digital Citizenship
  • Digital Divide
  • Learning Design
  • Media Education
  • Third Spaces Literacies

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