Abstract
[Ita:]Preso atto del fallimento della filosofia che non ha saputo preservare la 'condizione umana' nella sua forma autentica dell'azione come agire politico, attraverso il concetto di 'natality' Arendt si distacca dai moduli di pensiero occidentali per ripensare gli assetti antropologici e la politica stessa. Se operare e lavorare assicurano la mera vita biologica è però nell'azione del venire al mondo che l'essere umano trova senso e origine, sottraendosi alla necessità. C'è allora un legame tra agire e iniziare, ed è proprio la facoltà di iniziare qualcosa di nuovo che fa di noi degli esseri in condizionati, capaci cioè di interrompere il già fatto, di sottrarsi cioè all'implacabile, dunque di volta in volta al determinismo storicistico e naturalistico, ai processi di stretta socializzazione, all'ordinario e alla radicalizzazione del passato, al fatto concreto del totalitarismo.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] POPE A. (2011). Born to begin. Life and politics in Hannah Arendt. Milan: Vita & Pensiero, vol. 1, p. 1-218, ISBN: 9788834320600 |
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Lingua originale | Italian |
Editore | Vita e Pensiero |
Numero di pagine | 218 |
ISBN (stampa) | 9788834320600 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2011 |
Keywords
- Arendt
- bioetica
- biopolitica
- natalità