Oltre la casa: la luna come simbolo di ricerca identitaria

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Abstract

[Ita:]Come può la casa essere un caldo rifugio dalle plurime valenze affettive, quando essa è disabitata e priva di relazioni familiari? Nella Straordinaria invenzione di Hugo Cabret di Brian Selznick (2007), quello di Hugo è un nascondiglio disadorno e provvisorio e non una casa vera e propria. L’apparente normalità del suo lavoro di manutentore degli orologi nella stazione di Parigi, cela in realtà un’orfanezza di dickensiana memoria e il protagonista vive dietro le grandi vetrate degli orologi ma costantemente guarda oltre di esse per scoprire le proprie radici e per ricostruire la propria identità. La porta che separa la realtà chiusa e costrittiva del quotidiano dal mondo visionario e immaginifico rappresentato dal cinema delle origini è metafora a livello di contenuti e strategia narrativa di tipo tecnico – formale. Ciò che si trova dietro la porta diventa ciò che il lettore trova voltando la pagina del libro. Il desiderio di scoprire oltre il già noto è reso narrativamente possibile da porte e sportelli che svelano luoghi e oggetti inusuali. Mentre dal punto di vista tecnico-narrativo costituiscono il motore della storia in grado di tenere deste nel lettore attenzione e aspettative. La graphic novel di Selznick innova il panorama dei picturebooks tramite la riformulazione e la trasformazione di aspetti letterari e soluzioni rappresentative anche autorevolmente adottate nel passato. Il respiro rappresentativo deve molto a Nel paese dei mostri selvaggi M. Sendak e alle possibilità trasformative dell’ambiente nella compenetrazione tra ambiente interno disadorno ed esterno rigoglioso, nel potere immaginifico della luna e della sua progressiva focalizzazione e al tempo stesso nel polivalente significato che essa assume. Per Hugo Cabret la luna prima lontana e irraggiungibile diventa emblema di sogno esperibile, rappresentata nel cinema muto di Melies e riproducibile all’infinito dall’automa meccanico riparato dal padre. Quel disegno onirico della luna di Melies, che a sua volta richiama il sole malato di Gustave Dorè, è la casa simbolica di Hugo, sintesi tra le radici affettive paterne e sguardo innamorato del futuro. E anche le porte scompaiono.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Beyond the house: the moon as a symbol of identity research
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteLa casa. Figure, modelli e visioni nella letteratura per l'infanzia dal Novecento ad oggi
EditorCarla Callegari, Marnie Campagnaro Giuseppe Zago
Pagine207-216
Numero di pagine10
Stato di pubblicazionePubblicato - 2019

Serie di pubblicazioni

NomeEMBLEMI

Keywords

  • Brian Selznick
  • Gustave Dore
  • Gustave Doré
  • Literary language
  • Maurice Sendak
  • Visual language
  • graphic novel
  • linguaggio letterario
  • linguaggio visivo

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