Abstract
[Ita:]Il mondo di Black Mirror è un mondo caratterizzato in modo irreversibile dall’azione tecnica che l’uomo esercita sull’ambiente. Un mondo in cui vige una dimensione “tecno-estetica” che finisce per avere ricadute sulla natura stessa, ma in cui l’uomo è sempre al centro della narrazione proprio grazie alla sua sensibilità e capacità di immaginazione. Una visione del mondo apparentemente distopica e pessimista, che immagina però non tanto una società governata dalla tecnologia, ma un futuro dominato dagli uomini attraverso la tecnologia. Partendo dall’ipotesi che una possibile chiave interpretativa per comprendere Black Mirror risieda in tale sottile differenza, in questa sede si vorrebbe, pertanto, ribaltare lo scetticismo sull’eccesso di delega e sulla dialettica dominante/dominato tra uomo e tecnologia, concentrando la nostra riflessione su un unico episodio: Odio universale ( Hated in the Nation ), diretto da James Hawes, ovvero l’ultimo della terza stagione della serie.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Universal hatred. Technology as a control system in "Black Mirror" |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 120-129 |
Numero di pagine | 10 |
Rivista | ZAPRUDER |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2018 |
Keywords
- black mirror, tv series