Abstract
[Ita:]Secondo la definizione proposta dall’autorevole dizionario di lingua Inglese
Merriam-Webster si parla di ‘addiction’, ovvero di dipendenza, in presenza di un bisogno compulsivo di utilizzare una sostanza che provoca assuefazione, (come l’eroina, la nicotina, l’alcol ecc.), caratterizzata da tolleranza e da sintomi fisiologici ben definiti al momento della mancata assunzione della stessa. Si tratta quindi di un utilizzo persistente e compulsivo di una sostanza, sebbene chi la assume sia a conoscenza degli svantaggi e dei danni che tale assunzione può comportare.
Nello specifico, la dipendenza da sostanze implica alcune caratteristiche definite, quali: la crescente necessità della persona di assumere la sostanza, alla quale subentrata una certa abituazione, l’intensa sofferenza fisica e psichica che deriva dalla sospensione del suo uso ed infine la volontà della persona a sacrificare tutto per la sostanza (Peele, 1998).
L’Associazione degli Psichiatri Americani (APA, DSM-IV-TR, 2001) e la comunità scientifica internazionale sono concordi nel ritenere che una persona può essere diagnosticata "dipendente da sostanze" quando il suo uso procura evidenti e significativi disturbi clinici per almeno 12 mesi consecutivi, con conseguente comparsa dei seguenti:
1) Tolleranza: necessità di aumentare progressivamente la quantità di sostanza per ottenere gli stessi effetti, ovvero una rilevante diminuzione degli effetti della sostanza a pari quantità assunta.
2) Astinenza: disagio clinicamente significativo dovuto alla riduzione o sospensione d'uso della sostanza.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Obesity and food addiction: a psychosomatic perspective |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Clinica psicologica in psicosomatica. Medicina e psicologia clinica fra corpo e mente. |
Editor | EMANUELE ZACCHETTI, GIANLUCA CASTELNUOVO |
Pagine | 207-226 |
Numero di pagine | 20 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2014 |
Keywords
- Food Addiction
- Obesità