Abstract
[Ita:]A fronte di uno scenario di profonda crisi delle carceri italiane e dell’urgenza di rivedere il senso e il significato di tale istituzione sono in aumento le iniziative di promozione di prati- che di custodia e trattamentali innovative.
Lo studio fa riferimento a una delle carceri italiane più all’avanguardia nella gestione trattamen- tale e rieducativa dei detenuti (celle aperte, auto-organizzazione dei detenuti di attività ricreati- vo-culturali, promozione di attività lavorative cooperative sia all’interno che all’esterno del car- cere), con lo scopo di studiare se e come questo cambio di cultura detentiva abbia generato tra- sformazioni organizzative che impattano anche sul benessere professionale degli operatori che presidiano la gestione dei detenuti negli istituti di pena.
Attraverso uno studio qualitativo che ha visto il coinvolgimento di 15 agenti di polizia peniten- ziaria dei 3 reparti maggiormente critici dell’istituto in quanto ospitano i cosiddetti detenuti ‘protetti’ (condanne alte, tossicodipendenti e sex offenders), vengono indagati i vissuti e le rappre- sentazione dei soggetti circa il proprio ruolo e alcuni aspetti della vita organizzativa indicatori del loro benessere professionale.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] New prison cultures: experiences and repercussions on the role and well-being of the penitentiary police |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 233-251 |
Numero di pagine | 19 |
Rivista | NARRARE I GRUPPI |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2015 |
Keywords
- polizia penitenziaria
- ruolo professionale