Abstract
[Ita:]Il contributo tratteggia la contrapposizione tra misericordia e sacrificio, con particolare riferimento ai riflessi sulla problematica della sanzione penale, traendo spunto da alcuni passaggi distintivi del Vangelo secondo Matteo, l’evangelista che sembra presentare maggior ricchezza di dettagli propizi a una riflessione più propriamente giuridica e particolare sensibilità allo stigma socia-le. Sono illustrati alcuni residui sacrificali nel sistema sanzionatorio attuale, auspicandone il definitivo superamento, in un’ottica complementare rispetto alle potenzialità di una giustizia “nuova” e creativa, fondata sul paradigma della misericordia. I tratti individuati come comuni al sacrificio e alla pena comprendo-no la disponibilità allo slittamento vicario della responsabilità, la povertà contenutistica e probatoria del suo accertamento, l’indifferenza alla possibilità di coinvolgimento dei soggetti puniti e la chiusura cognitiva agli sviluppi relazionali successivi alla condanna. Per l’apertura a esiti differenziati, il modello della misericordia è apprezzato, anche prescindendo dalla sua dimensione etica, in termini di maggiore valutabilità empirica e razionalità funzionale.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] I don't sacrifice. Criminal gleanings from the Gospel according to Matthew. |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 209-226 |
Numero di pagine | 18 |
Rivista | JUS |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2017 |
Keywords
- Matthew’s Gospel
- Vangelo secondo Matteo
- accertamento penale
- criminal law
- fattispecie penale
- mercy
- misericordia
- sacrifice
- sacrificio
- sanzione penale