Abstract
[Ita:]Sempre più spesso in ambito accademico e professionale vengono elaborate proposte di riforma delle politiche e degli interventi socio-assistenziali. Rispetto a qualunque proposta di riforma, vanno segnalare due questioni generali.
Anzitutto, in una riforma è necessario tenere in considerazione la questione degli
ambiti del welfare e come questi ambiti interagiscono e interferiscono. La seconda
riguarda la questione dei modelli di welfare. Per quanto riguarda gli ambiti del welfare, è evidente innanzitutto la complessità
della connessione tra i meccanismi della redistribuzione monetaria, sia su base
universalistica/impersonale (detrazioni fiscali; reddito di cittadinanza) sia su base personalizzata
(sussidi, indennità, reddito minimo, ecc.), e dell’erogazione di prestazioni
standardizzate a sostegno delle famiglie o delle persone fragili. Ma la riforma del welfare non è solo la riforma dei servizi
erogati, degli standard minimi erogabili. Dovrebbe essere una riforma che tocchi primariamente
l’agire associato, una riforma che colga i gangli della responsabilizzazione
comunitaria in un’ottica di sussidiarietà piena, una sussidiarietà che non si traduca
più nella stucchevole esternalizzazione dei servizi.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Let's not resign ourselves to the decline. The welfare coming soon |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 7-10 |
Numero di pagine | 4 |
Rivista | LAVORO SOCIALE |
Volume | vol. 17 |
DOI | |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2017 |
Keywords
- riforma del welfare
- welfare civico