Abstract

[Ita:]Il volume tratta dell’inglese non nativo parlato entro il Parlamento Europeo, un dominio in cui i parlanti hanno il diritto di esprimersi in una qualsiasi tra le lingue europee ufficiali. Il fatto che alcuni parlanti preferiscano l’inglese alla loro lingua materna è indicativo dell’uso crescente dell’inglese in Europa e presso le istituzioni europee, un fenomeno che viene esaminato nel volume con riferimento all’emergere del termine ‘Euro-English’. L’analisi linguistica del discorso europarlamentare non nativo si basa sul corpus EU-Parl allestito dall’autrice, che comprende i discorsi effettivamente pronunciati durante le sedute parlamentari e i loro rispettivi resoconti ufficiali. I risultati rivelano che il discorso dei non nativi è caratterizzato da deviazioni dalle norme dello Standard English e da tratti informali forse inaspettati, se si considera la formalità del contesto. Al contempo, si chiariscono le pratiche dei revisori di madrelingua che redigono i resoconti ufficiali. L’uso dei sostantivi ‘thing’ e ‘stuff’, tradizionalmente associati con l’informalità tipica dei parlanti nativi in contesti conversazionali, viene poi studiata nel contesto istituzionale del Parlamento Europeo e nei resoconti ufficiali.
Lingua originaleEnglish
EditoreLED
Numero di pagine134
ISBN (stampa)978-88-7916-610-2
Stato di pubblicazionePubblicato - 2012

Serie di pubblicazioni

NomeTRADUZIONE. TESTI E STRUMENTI

Keywords

  • EU parliamentary speeches
  • Euro-English
  • vague language

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