Non chiamiamolo seconda chance

Rosangela Lodigiani*, Mariagrazia Santagati*

*Autore corrispondente per questo lavoro

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolopeer review

Abstract

[Ita:]La questione giovanile si è particolarmente aggravata in corrispondenza della crisi economica del 2008, soprattutto nei Paesi del Sud Europa, nei quali alcune scelte istituzionali hanno mediato a svantaggio dei giovani, con conseguenze particolarmente visibili nel caso italiano, che spicca nel confronto internazionale per l'elevata incidenza del fenomeno dei NEET. Questo peggioramento, peraltro, non riflette solo il deterioramento del mercato del lavoro e delle opportunità occupazionali, bensì anche l’indebolimento – quando non il fallimento – dei processi di socializzazione al lavoro. In questo scenario la formazione professionale – insieme all’apprendistato e alle esperienze di alternanza scuola-lavoro – è più che mai chiamata in causa per offire una chance concreta per i giovani più vulnerabili.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Let's not call it a second chance
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)33-36
Numero di pagine4
RivistaPROFESSIONALITÀ
Stato di pubblicazionePubblicato - 2018

Keywords

  • NEET
  • formazione professionale
  • socializzazione lavorativa
  • transizione al lavoro

Fingerprint

Entra nei temi di ricerca di 'Non chiamiamolo seconda chance'. Insieme formano una fingerprint unica.

Cita questo