Abstract
[Ita:]Il lavoro prende in esame il ruolo che assume la conoscenza progressiva dei correlati biologici relativi agli stati mentali. Da un lato se ne esclude l’attitudine, che spesso ne viene dedotta in modo affrettato, a risolvere in senso deterministico la questione inerente alla scelta e al perseguimento dei fini da parte degli esseri umani; dall’altro lato si evidenziano i limiti di un sistema penale che utilizza, in senso semplificatorio, il riferimento alla libertà del volere come presupposto del condannare (escludendo ogni effettivo rilievo della personalità del condannato nei casi in cui non venga esclusa in radice la sua colpevolezza giuridica). Si auspica, piuttosto, una valorizzazione dell’autonomia individuale che sia rivolta al futuro, come capacità di rielaborare, anche in senso riparativo, la commissione del reato e compiere nuove scelte di vita.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Neuroscience and criminal law: a different role of the reference to freedom. |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Il diritto nelle neuroscienze. Non "siamo" i nostri cervelli. |
Pagine | 121-141 |
Numero di pagine | 21 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2013 |
Keywords
- libertà del volere
- libertà e giustizia riparativa
- neuroscienze e teoria del reato