Narrative Transformation for Empowering Women in the Face of Illness. Insights from the “Sorrisi in Rosa” Project

[Ita:]La necessità della società di attivare prevenzione medica ha portato la comunità scientifica a valorizzare le capacità narrative per aumentare la comprensione e accettazione della malattia. Con la diagnosi di tumore cambia tutto: dalla percezione del proprio corpo al rapporto con i familiari ed è solo mediante la narrazione del proprio vissuto di cura che la persona condivide sentimenti, emozioni, paure e preoccupazioni con altri individui, ripercorrendo l’immaginario vissuto e condividendo una personale fase della sua vita. Tale approccio incontra l’esigenza di Humanitas di valutare il progetto “Sorrisi in Rosa” (SiR) dedicato all'affiancamento delle donne in screening o con diagnosi di tumore al seno per evidenziare elementi di impatto e spazi di sviluppo nell’accompagnamento delle pazienti. Attraverso il supporto emotivo e la condivisione delle proprie storie, le pazienti coinvolte nel programma possono sviluppare un senso di comunità e comprensione reciproca. Questo non solo offre un ambiente in cui possono affrontare le sfide della malattia, ma può anche contribuire a ridurre il senso di isolamento che spesso accompagna il cancro al seno. Il monitoraggio condotto dal CREMIT (Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media, all’Innovazione e alla Tecnologia), in collaborazione con IRCCS Humanitas si inserisce nella volontà di indagare e comprendere come la narrazione possa rendere la malattia e la cura un processo trasformativo, capace di rileggere e affrontare al meglio il proprio vissuto personale da donna. La ricerca qui presentata, articolata su tre fasi, si sofferma sull’analisi delle narrazioni prodotte all’interno del progetto e del questionario somministrato, con l’obiettivo di migliorare l’assistenza e il sostegno alle donne coinvolte in programmi di screening e di cura del tumore al seno.