Abstract
[Ita:]Sin dalla fine del sistema bipolare, multilateralismo, soft power e democrazia hanno costituito per gli Stati Uniti i cardini di un consenso bipartisan in relazione al ruolo internazionale del paese, e ai modi di perseguirne gli interessi promuovendone al con-tempo anche i valori. Sebbene con approcci e metodi differenti, le amministrazioni che si sono succedute alla Casa Bianca in questa fase si sono in gran parte ispirate a una grand strategy fondata sul rafforzamento e sull’espansione dell’ordine liberale (occidentale) ereditato dalla guerra fredda. Le elezioni del 2016, che hanno portato Donald Trump alla Presidenza degli Stati Uniti, sembrano tuttavia segnare l’erosione di questo consenso e una netta inversione di rotta. L’analisi delle posizioni espresse in campagna elettorale, e delle politiche promosse nei primi mesi di mandato in rap-porto a multilateralismo, soft power e democrazia aiuta a capire in che misura la “dottrina Trump” presenti significative discontinuità rispetto a chi l’ha preceduto, e più in generale se possa costituire o meno una minaccia per alcuni elementi fondamentali dell’ordine liberale.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Multilateralism, soft power and democracy? The grand strategy of the United States in the Trump era |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Trump e l'ordine internazionale. Continuità e discontinuità nella politica estera statunitense del XXI secolo |
Pagine | 85-108 |
Numero di pagine | 24 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2018 |
Keywords
- Trump
- democrazia
- multilateralismo
- politica estera USA