Abstract
[Ita:]Riscontrato il multiculturalismo delle nostre società, occorre tanto evitare che il meccanismo processuale presupponga per il giudice o per le parti l’accoglimento di una particolare teoria epistemologica quanto garantire che l’appartenente a una minoranza culturale sia giudicato da un soggetto idoneo a capire il significato della condotta ascrittagli e posto nella condizione di intervenire nella dialettica processuale. Il primo obiettivo è raggiungibile riconoscendo che la concezione semantica della verità è la più adeguata alla ricostruzione giudiziale del fatto. Il secondo si ottiene prescrivendo la naturalità del giudice intesa come sua predisposizione a comprendere i valori socio-culturali coinvolti dal processo e salvaguardando il diritto a un interprete per l’accusato che non comprenda la lingua usata nel procedimento.
Titolo tradotto del contributo | Multiculturalism and the criminal process |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | La condizione giuridica di Rom e Sinti in Italia. Atti del Convegno internazionale, II |
Editore | Giuffrè Editore |
Pagine | 1127-1135 |
Numero di pagine | 9 |
ISBN (stampa) | 88-14-15676-X |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2011 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- Culturally motivated crime
- Interprete
- Interpreter
- Judicial truth
- Multiculturalism
- Multiculturalismo
- Naturalità del giudice
- Naturalness of the judge
- Reato culturalmente motivato
- Verità giudiziale