Moral decision-making nel management: evidenze comportamentali, neurofisiologiche e autonomiche

Giulia Fronda, Michela Balconi

Risultato della ricerca: Contributo in libroContributo a convegno

Abstract

[Ita:]Recentemente l’interesse delle neuroscienze si è focalizzato sull’indagine dei processi socio-cognitivi caratterizzanti l’ambito manageriale. Nello specifico, l’attenzione delle neuroscienze è stata volta ad indagare i correlati neurali sottostanti differenti processi aziendali, come quello valutativo e decisionale. Quest’ultimo, infatti, si configura come un costrutto complesso influenzato da diverse variabili, come la valutazione cognitiva delle possibili perdite o ricompense e delle implicazioni morali sottostanti la presa di decisione. Al fine di comprendere più a fondo i correlati neurofisiologici alla base del processo di decision-making in contesti ad elevato impatto morale, il presente studio ha esaminato in un campione di 15 manager i meccanismi cerebrali e periferici correlati alla presa di decisione in tre differenti contesti. A tale scopo, per la valutazione delle scelte dei partecipanti, è stato somministrato un compito consistente in una versione modificata dell’Ultimatum Game (3 condizioni: la suddivisione di una somma di denaro fornita come compenso per un lavoro svolto insieme ad un collega; la suddivisione di una somma di denaro fornita per la realizzazione di alcuni benefit aziendali; la suddivisione di una somma di denaro fornita per sostenere le spese economiche di un parente del collega con problemi di salute). All’interno delle tre condizioni sono state presentate tre tipologie di offerte: neutre, vantaggiose o svantaggiose. Nello specifico, nella condizione “neutra” è stata proposta ai partecipanti un’offerta proponente una suddivisione di denaro equa tra le due parti, nella condizione vantaggiosa è stata proposta un’offerta favorevole per il proponente, e infine, nella condizione svantaggiosa è stata proposta un’offerta sfavorevole per il proponente. La registrazione delle risposte neurofisiologiche dei soggetti ha previsto l’utilizzo dell’elettroencefalografia (EEG) per la rilevazione dell’attività cerebrale, della Spettroscopia nel Vicino Infrarosso (fNIRS) per la rilevazione dell’attività emodinamica (emoglobina ossigenata – O2HB e deossigenata – HHB) e del biofeedback per la registrazione dell’attività autonomica periferica. Dai risultati del presente studio sono emerse differenze significative nelle risposte autonomiche e nell’attivazione corticale ed emisferica dell’area prefrontale in relazione ai differenti contesti di presa di decisione e alla tipologia di offerta proposta. I risultati emersi hanno evidenziato l’importanza della comprensione dei meccanismi della presa di decisione morale in azienda, con l’intento di migliorare l’efficacia decisionale per la progettazione di nuove linee d’intervento utili al miglioramento delle relazioni e delle performance collettive
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Moral decision-making in management: behavioral, neurophysiological and autonomic evidence
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteAtti del «XXV Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sperimentale AIP»
Pagine30
Numero di pagine1
Stato di pubblicazionePubblicato - 2019
EventoXXV Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sperimentale AIP - Milano
Durata: 18 set 201920 set 2019

Convegno

ConvegnoXXV Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sperimentale AIP
CittàMilano
Periodo18/9/1920/9/19

Keywords

  • Decision-making
  • Management
  • Morale

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