Abstract
[Ita:]Dal 1804 al 1806 la scrittrice tedesca Elisa von der Recke (1754-1833) compie un lungo viaggio attraverso la Germania e l’Italia. Il suo interesse e la sua partecipazione per gli avvenimenti storico-politici che stavano sconvolgendo l’Europa, la curiosità e l’acuto spirito di osservazione fanno dei suoi diari di viaggio un documento di notevole rilevanza per una lettura sociale, politica e antropologica, oltre che paesaggistica, dei luoghi che attraversa.
Dovendo necessariamente compiere una selezione tra la grande ricchezza di materiali offerta dal Tagebuch einer Reise (Berlin 1815-1817), ho scelto di incentrare la mia analisi sul quarto volume, e precisamente sulla parte riguardante il soggiorno a Torino, il passaggio del Moncenisio e la visita della Savoia fino in Svizzera; qui il gruppetto dei viaggiatori, allarmato oltre misura per gli sviluppi delle campagne napoleoniche, decide di rientrare velocemente in patria e interrompe bruscamente il viaggio. L’elemento dominante è dunque la geografia della Savoia, segnata dall’esperienza della montagna e dello spazio alpino.
I racconti di viaggio si legittimano sull’assunto “scrivo ciò che vedo”, si fondano sulla prospettiva empirica e percettiva che garantisce aderenza alla realtà e quindi fa sì che il viaggio diventi occasione per una costruzione/riproduzione discorsiva dei luoghi in quanto oggetti di conoscenza. La relazione tra vedere e conoscere è molto stretta, poiché il vedere non è soltanto un processo cognitivo, ma un’attività che si esplica in un preciso contesto e attraverso tecniche specifiche, scegliendo un determinato punto di vista e particolari modalità di osservazioneve.
In questo contributo mi propongo di indagare come le diverse modalità della visione prendano forma e siano trasmesse nel testo: le strategie descrittive, i deittici, le scelte lessicali e, in particolare, i verbi di percezione. Ciò che è interessante analizzare è quindi il rapporto tra la struttura discorsiva del testo e la realtà percepita, i segni linguistici attraverso cui si trasmette la propria visione della realtà e, in questo caso, l’esperienza dello spazio alpino.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Ways of seeing, ways of traveling. The experience of the Alps in Elisa von der Recke's travelogue |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Scritture e linguaggi del turismo. Viaggi tra parole, interpretazioni, esperienze |
Editor | Laura Balbiani, Dorit Kluge |
Pagine | 23-46 |
Numero di pagine | 24 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2017 |
Keywords
- resoconto di viaggio
- semiotica
- tecniche di scrittura