Abstract
[Ita:]La mobilità internazionale del lavoro rappresenta una delle dimensioni costitutive
dei processi di globalizzazione. Per rendersene conto è sufficiente osservare
come le categorie che ricoprono i ruoli più strategici e/o ambiti per il funzionamento
dell’economia contemporanea – dai manager dell’industria e della finanza ai
ricercatori, dai professionisti della moda e dell’industria culturale ai membri dello
star system – presentano una composizione cosmopolita e una spiccata attitudine
alla mobilità geografica. Tuttavia, la quota decisamente prevalente dei lavoratori
stranieri è assorbita dal settore secondario del mercato del lavoro, oltre che da
quello informale o sommerso. Ed è di fatto soprattutto l’esperienza dei migranti
“poveri”, provenienti dai paesi a forte pressione migratoria, ad attrarre l’attenzione
dei ricercatori, che si interrogano sulle ragioni delle loro performance differenziali,
della discriminazione che sovente li colpisce, ma anche dei loro percorsi di
mobilità. Come vedremo, oltre che riflettere la crescente rilevanza quantitativa
dell’immigrazione nelle economie avanzate, questo tipo di studi è estremamente
istruttivo nel gettare luce sui caratteri specifici dei nostri mercati del lavoro e sulle
trasformazioni che li attraversano; così come sui processi sociali di attribuzione
dei ruoli che, al di là della retorica universalistica e meritocratica, continuano ad
essere sensibili a caratteri come il genere, l’etnia, i gruppi primari cui si appartiene.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Migration and the labor market |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Tra globale e locale. Esperienze e percorsi di ricerca sulle migrazioni |
Editor | Anna Elia, Pietro Fantozzi |
Pagine | 133-145 |
Numero di pagine | 13 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2013 |
Keywords
- immigration
- immigrazione
- labour market
- mercato del lavoro