«Mi riconosco immagine passeggera presa in un giro immortale»: all’origine dell’Ungaretti girovago visivo e visionario

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Abstract

[Ita:]La ricostruzione del contesto d’origine e l’analisi semantica della lirica Girovago è fondamentale per capire la formazione della poetica visiva e visionaria di Giuseppe Ungaretti. La sua poesia nasce da uno spontaneo sentimento religioso, dallo sguardo estatico, mistico, che si tramuta in sguardo estetico, sensibile. I luoghi che il poeta «girovago» e «uomo di pena» perlustra non sono solo luoghi geografici, ma anche memorie della tradizione letteraria e artistica. E tuttavia neppure sono luoghi puramente letterari, perché, anche se vivono nella scrittura, nascono dalla ricerca esistenziale di un «paese ìnnocente» o dal viaggio di andata e ritorno verso e da un «porto sepolto».
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] "I recognize myself as a fleeting image taken in an immortal tour": at the origin of Ungaretti, a visual and visionary wanderer
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)195-227
Numero di pagine33
RivistaMISURE CRITICHE
VolumeNuova Serie XX
Stato di pubblicazionePubblicato - 2021

Keywords

  • Giuseppe Ungaretti, Girovago, Visività, Visionarietà, Poesia italiana del Novecento.

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