Abstract
[Ita:]Il contributo analizza la posa della prima pietra di inciampo per rom e sinti in Italia nel quadro del processo che lega la riappropriazione della propria storia da parte di tali minoranze come elemento di costruzione di cittadinanza e inclusione. In coerenza con la Strategia Nazionale, la ricostruzione della deportazione e dello sterminio nazifascista acquisiscono un particolare significato nel contrasto all’antiziganismo diffuso anche oggi.
La ricostruzione della vicenda del sinto Romano Held, a cui a Trieste è dedicata la prima pietra di inciampo a un membro di tale minoranza, avviene nell’ambito del progetto Memoria a più voci, promosso dalle due più importanti associazioni giovanili italiane ebraiche e romanì, l’Ugei e l’Ucri.
Dal caso studio, in un’ottica di alleanza e non concorrenza tra le vittime, emergono indicazioni per la didattica della memoria, basata sulla successione dell’accostamento a storie e testimonianze (memoria), la contestualizzazione geo-temporale (la storia), la valutazione dei meccanismi sociali (dimensione critica) e la dimensione civico-politica proiettata sul presente.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Memorandum of many voices for the public participation of minorities. The first stumbling block for Roma and Sinti in Italy as a path to citizenship |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 85-97 |
Numero di pagine | 13 |
Rivista | PEDAGOGIA E VITA |
Volume | 80 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2022 |
Keywords
- Anti-Gypsyism
- Antiziganismo
- Didactic memory
- Didattica della memoria
- Holocaust Education
- Porrajmos
- Rom and Sinti
- Rom e Sinti