Medioevo ’70, tra apocrifi e millenarismi

Silvia Cavalli*

*Autore corrispondente per questo lavoro

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivista

Abstract

[Ita:]Il ricorso ad ambientazioni medievali e a narrazioni condotte sulla falsariga di un apocrifo è frequente nelle pubblicazioni degli anni Settanta per raccontare storie solo in apparenza prive di correlazione con un decennio segnato da instabilità politiche, economiche e sociali. L’articolo indaga alcune di queste forme narrative secondo una chiave di lettura tesa a intrecciare testi letterari (Chiusano, Pomilio, tra gli altri) e saggistici (Crovi, Eco, Vacca), studi antropologici (De Martino) e di matrice storica (Capitani, Focillon), scritti filologici (Branca) e di teoria della critica letteraria (Kermode). L’obiettivo è ricomporre un quadro coerente e collocare al suo interno autori e romanzi disparati, ma riconducibili alle medesime istanze: da un lato, la necessità di trovare nel passato risposte a un sentimento di precarietà; dall’altro lato, la volontà di interpretare quello stesso sentimento non solo in termini apocalittici, ma come ipotesi palingenetica di un riscatto che nella crisi trovi le basi per una ricostruzione, sulla scorta del modello giovanneo.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] The Middle Ages '70, between apocrypha and millenarianism
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)91-111
Numero di pagine21
RivistaSTUDI NOVECENTESCHI
VolumeLI
Stato di pubblicazionePubblicato - 2024

Keywords

  • Medioevo
  • Romanzo storico-antropologico
  • Anni settanta

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