Abstract
[Ita:]Come selezionare i migliori candidati per un percorso di expatriation? Come prepararli a vivere un’esperienza che sia produttiva per l’Azienda e per loro stessi? Come evitare che la famiglia o la comunità ospitante diventino un ostacolo al pieno raggiungimento degli obiettivi? Queste alcune delle domande a cui intende dare risposta, in modo concreto, questo testo, cercando di saldare due cesure. Da un canto, infatti, la letteratura sul tema e la pratica presente nelle organizzazioni spesso non vanno di pari passo: se esistono molti studi internazionali sul tema, di fatto sembra che le aziende siano schiacciate su una pratica operativa consolidata ma non sempre funzionale o aggiornata rispetto alle più recenti scoperte. Dall’altro, sembra che le organizzazioni si preoccupino di aspetti e cerchino di rispondere a bisogni che non sono prioritari per coloro cui tale proposta viene fatta, tanto da scoraggiarne l’adesione o da renderla una scommessa in cui la vincita reciproca non è garantita.
Per queste ragioni il testo si muove in un’ottica interdisciplinare, passando dal piano economico-manageriale a quello psicosociale, e fonde due prospettive, quella teorica della letteratura scientifica e quella pratico-esperienziale delle aziende reali che si sono confrontate e delle persone che hanno vissuto (o stanno vivendo) una esperienza significativa di espatrio.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Cross-border manager: guide to managing the expatriation process |
---|---|
Lingua originale | Italian |
Editore | McGraw-Hill Education |
Numero di pagine | 122 |
ISBN (stampa) | 9788838691003 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2013 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- contratto psicologico
- expatriation
- motivazione