Malvasia Rosa: da una mutazione spontanea un vitigno unico

Tommaso Frioni*, Silvia Pagani, Riccardo Collivasone, Matteo Gatti, roberto miravalle, Alberto Vercesi, Stefano Poni

*Autore corrispondente per questo lavoro

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivista

Abstract

[Ita:]Era il 1967 quando in un vigneto della Val Nure, in provincia di Pia-cenza, su un’unica vite di Malvasia di Candia aromatica venne notato un grappolo che presentava una colorazione rosa, nettamente diffe-rente da tutti gli altri grappoli della Malvasia di Candia aromatica locale, tipicamente dorati alla vendemmia. Venne quindi contattato il Prof. Ma-rio Fregoni, allora professore or-dinario di viticoltura presso l’Uni-versità Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, il quale comprese che nella pianta in questione fosse sorta una mutazione spontanea che confe-riva una pigmentazione antocianica dell’epicarpo dell’acino.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Malvasia Rosa: a unique vine from a spontaneous mutation
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)22-26
Numero di pagine5
RivistaVVQ
Stato di pubblicazionePubblicato - 2022

Keywords

  • biodiversità
  • germoplasma
  • viticoltura

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