Abstract
[Ita:]Una delle dimensioni che caratterizzano l’esperienza umana è il suo “stare per”, il suo “andare oltre” che nasce dal desiderio innato di oltrepassare i confini che lo circondano e di superare i propri limiti. Per riuscirci, l’uomo ha sempre utilizzato l’ambiente intorno a sé per creare degli strumenti in grado di potenziarne le proprie capacità. Oggi, grazie alla digitalizzazione, questo desiderio ha portato allo sviluppo e al progressivo successo di nuovi artefatti - i media digitali – che stanno influenzando in maniera significativa l’esperienza umana. In particolare, l’utilizzo dei media digitali genera nei propri utenti un senso di “potenza” che ha due facce: una in grado di creare nuove opportunità e una in grado di generare nuovi problemi. Se i media digitali potenziano le dimensioni di individualità/espressività, di razionalità/controllo e di sovranità/potere, allo stesso tempo indeboliscono la dimensione di socialità riducendo l’influsso delle comunità e generando un “digital divide” tra chi usa e non usa i media digitali. Queste trasformazioni stanno anche mettendo in discussione il senso dell’umano attraverso una serie di riflessioni filosofiche e culturali che trovano nei concetti di “transumanesimo” e di “post-umanesimo” la loro forma più compiuta.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The human and the machine: love-hate? Psychological and social considerations |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 67-80 |
Numero di pagine | 14 |
Rivista | CREDERE OGGI |
Volume | XLII |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2022 |
Keywords
- intelligenza artificiale
- umanesimo