L’oplita, il giocatore d’azzardo e il mercante compiaciuto al tempo della “grande peste”: Grecia, Turchia e Unione europea alle prese con i nuovi flussi migratori

Antonio Zotti*

*Autore corrispondente per questo lavoro

Risultato della ricerca: Altra tipologiaOther contribution

Abstract

[Ita:]Il paper riguarda i più recenti sviluppi (2020) delle tese relazioni tra UE e Turchia in tema di gestione dei flussi di richiedenti asilo. Se la Turchia “gioca d’azzardo” e ricatta l’Europa, lasciando partire flussi di richiedenti asilo verso la Grecia e lungo la rotta balcanica per ottenere maggiori fondi, la Grecia risponde con respingimenti de facto, alzando uno scudo, in palese violazione dei diritti dei richiedenti asilo, ma in solitudine. L’Unione Europea, alle prese con l’ennesima crisi – legata questa volta dalla pandemia di COVID-19 – perde (volontariamente) di vista la vulnerabilità dei migranti e cerca di appianare la situazione tramite nuove risorse economiche, tecnicalità e sottigliezze diplomatiche destinate tanto ai “valorosi” greci quanto all’assertivo “pretendente egemone” turco.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] The hoplite, the gambler and the smug merchant at the time of the "great plague": Greece, Turkey and the European Union grappling with new migratory flows
Lingua originaleItalian
Stato di pubblicazionePubblicato - 2020

Keywords

  • Pandemia
  • Turchia
  • Unione europea
  • migrazioni

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