Lo smart working, che fa bene anche al ritorno

Cristina Pasqualini*, Fabio Introini*

*Autore corrispondente per questo lavoro

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Abstract

[Ita:]Lo smart working è stato vissuto come strumento emergenziale durante la pandemia, consentendo a molti lavoratori di continuare a lavorare da remoto. Tuttavia lo smart working - o lavoro agile - è una politica antecedente la pandemia, seppure di nicchia. Passata l'emergenza pandemica, molti lavoratori hanno scelto di rientrare nella città in cui ha sede la propria azienda, altri invece hanno fatto richiesta di poter continuare a lavorare da remoto. Tra questi ultimi ci sono ad esempio gli expat, che sono rientrati in Italia durante il lockdown e ci sono rimasti, ma anche molti lavoratori che hanno fatto ritorno al Sud e nelle aree interne e ci sono rimasti. Lo smart working può essere quindi una politica di rientro per molti lavoratori, per molti giovani in primis, in un'ottica di rigenerazione economica, sociale e culturale dei territori.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Smart working, which is also good for returning
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteRapporto Italiani nel Mondo 2023
Pagine162-172
Numero di pagine11
Volume2023
Stato di pubblicazionePubblicato - 2023

Keywords

  • Smart working
  • giovani generazioni
  • Politiche per il ritorno
  • South working

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