L'Italia può imitare la Germania?

Marco Fortis

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivista

Abstract

[Ita:]Negli ultimi tempi vi è stata una notevole rivalutazione del modello economico tedesco, anche sull’onda del buon andamento del PIL della Germania dopo la crisi. Per un Paese come l’Italia, dove è sempre forte la tentazione di prendere ad esempio esperienze straniere virtuose da imitare nella speranza di trovare una via d’uscita dai nostri problemi strutturali, si tratta di un cambiamento di prospettiva non indifferente. L’Italia, come la Germania, è un Paese a forte vocazione manifatturiera. Ma non possiede i grandi gruppi industriali che fanno della Germania una protagonista assoluta sia nella ricerca sia nell’internazionalizzazione. Imitare la Germania in questo campo non è facile, specie in settori come l’auto, la chimica o l’elettro-meccanica, in cui siamo da tempo in declino. L’Italia ha invece dimostrato di imitare piuttosto bene i tedeschi nella meccanica non-elettronica. E abbiamo dimostrato di saper fare persino meglio della Germania quanto a rigore nei conti pubblici. Dai tedeschi dovremmo forse imparare la lezione della riunificazione tra Est ed Ovest, affrontando finalmente i divari territoriali che continuano invece a separare drammaticamente il Nord-Centro Italia dal Mezzogiorno e che limitano fortemente il nostro potenziale di sviluppo.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Can Italy imitate Germany?
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)21-63
Numero di pagine43
RivistaReview of Economic Conditions in Italy
Volume2011
Stato di pubblicazionePubblicato - 2011
Pubblicato esternamente

Keywords

  • Competitiveness
  • Competitività
  • Debito pubblico
  • Disoccupazione
  • Export
  • Germania
  • Internationalization
  • Internazionalizzazione
  • Italia
  • Italy
  • Public debt
  • Unemployment
  • germany

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