Abstract
[Ita:]Negli ultimi tempi vi è stata una notevole rivalutazione del modello economico tedesco, anche sull’onda del buon andamento del PIL della Germania dopo la crisi. Per un Paese come l’Italia, dove è sempre forte la tentazione di prendere ad esempio esperienze straniere virtuose da imitare nella speranza di trovare
una via d’uscita dai nostri problemi strutturali, si tratta di un cambiamento
di prospettiva non indifferente.
L’Italia, come la Germania, è un Paese a forte vocazione manifatturiera. Ma
non possiede i grandi gruppi industriali che fanno della Germania una protagonista assoluta sia nella ricerca sia nell’internazionalizzazione. Imitare la
Germania in questo campo non è facile, specie in settori come l’auto, la chimica o l’elettro-meccanica, in cui siamo da tempo in declino. L’Italia ha invece dimostrato di imitare piuttosto bene i tedeschi nella meccanica non-elettronica.
E abbiamo dimostrato di saper fare persino meglio della Germania quanto
a rigore nei conti pubblici. Dai tedeschi dovremmo forse imparare la lezione della riunificazione tra Est ed Ovest, affrontando finalmente i divari territoriali che continuano invece a separare drammaticamente il Nord-Centro Italia dal Mezzogiorno e che limitano fortemente il nostro potenziale di sviluppo.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Can Italy imitate Germany? |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 21-63 |
Numero di pagine | 43 |
Rivista | Review of Economic Conditions in Italy |
Volume | 2011 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2011 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- Competitiveness
- Competitività
- Debito pubblico
- Disoccupazione
- Export
- Germania
- Internationalization
- Internazionalizzazione
- Italia
- Italy
- Public debt
- Unemployment
- germany