L’interpretazione della legge «oltre i confini della realtà»

Gaia Donati

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Abstract

[Ita:]In un mondo in rapida evoluzione che sempre più chiama l’uomo a compiere scelte morali, filosofiche, sociali, l’esteso universo narrativo della fantascienza e della distopia può costituire un’inattesa ma seria occasione di «confronto con, e riflessione su, questioni “di giustizia”». La narrativa fantascientifica comprende, invero, plurime declinazioni, unificate dalla presenza rilevante di elementi di natura tecnico-scientifica più o meno remoti e futuribili. Importanti implicazioni giuridiche, oltre che etiche, sono sottese, tra l’altro, all’emergente incidenza esercitata dall’algoritmo e dai big data sull’esistenza del singolo. Se la fallibilità del giudizio umano produce conseguenze devastanti quando travolge l’attività giurisdizionale, all’incertezza suscitata dalla parzialità dei magistrati può sembrare preferibile un modello di giustizia, anche nella forma della justice by lottery, in cui i giudici siano sostituiti da macchine automatiche e indifferenti, che sottomettano l’esito dei procedimenti a meccanismi puramente aritmetici. Questa disillusa considerazione, che induce a focalizzare l’attenzione sulla possibilità di automatizzare i processi decisionali, anche in ambito giudiziario, fa da sfondo allo scenario distopico presentato in Justice Machines. Racconto di fantascienza giudiziaria.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] The interpretation of the law "beyond the boundaries of reality"
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteTra Giustizia e Letteratura. Un'avventura del pensiero
EditorGiuseppe Rotolo, Arianna Visconti Gabrio Forti
Pagine73-82
Numero di pagine10
Stato di pubblicazionePubblicato - 2023

Keywords

  • Algoritmo
  • Distopia giudiziaria
  • Fantascienza
  • Interpretazione
  • Prevedibilità

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