Abstract
[Ita:]INTRODUZIONEL’aumento della prevalenza delle patologie cronico degenerative che ha interessato i Paesi ad alto reddito non ha risparmiato la popolazione immigrata.Presso il Poliambulatorio Caritas di Roma, che dal 1983 assiste pazienti stranieri vulnerabili, soprattutto in condizioni irregolarità giuridica, la prevalenza di ipertensione arteriosa nel 2017 è stata del 18%.L’insorgenza della patologia ipertensiva può essere influenzata da diversi fattori, i cosiddetti determinanti distali e prossimali.Questo studio si propone di valutare, nella popolazione straniera del Poliambulatorio, il tempo che trascorre in media tra l’arrivo in Italia e la diagnosi di ipertensione (“tempo libero da malattia”) ed eventuali associazioni tra questo dato e le variabili sociodemografiche (sesso, provenienza, situazione abitativa, status giuridico, livello di istruzione).MATERIALI E METODI • Sono stati analizzati i dati di coloro che, tra il 2007 e il 2017, hanno ricevuto una diagnosi di ipertensione (codice 401, classificazione ICD-9). • La data della diagnosi è stata ricavata dalle cartelle cliniche. • Sono stati esclusi:• - i cittadini italiani; • - chi, alla data della diagnosi, assumeva già una terapia antiipertensiva; • - chi ha ricevuto una diagnosi di ipertensione dopo più di 2 anni dalla prima visita, per garantire la verosimiglianza delle variabili socio-demografiche riportate in cartella.• Sono state condotte analisi descrittive, valutazioni di associazioni tra variabili mediante test specifici ed è stato applicato un modello di regressione lineare.RISULTATISono stati analizzati i dati relativi a 146 pazienti, di cui 72 maschi (49,3%). L’età media alla prima visita è 47 anni. La zona di provenienza più rappresentata è l’Europa (43,8%). Il 37,7% dei pazienti è irregolare; il 26,6% è regolare; il 35% appartiene alla Comunità Europea. Il 61,1% è senza fissa dimora.I livelli di istruzione più rappresentati sono quelli intermedi (inferiore e superiore, 35,7 e 33,9%).Stratificando per zona geografica di provenienza, gli europei hanno il tempo libero da malattia più breve (241 giorni); gli americani quello più lungo (318 giorni). Tra i cittadini UE e gli extracomunitari regolari si rileva una differenza significativa (p<0,01) rispetto al tempo libero da malattia (207 vs 338 giorni). La regressione logistica mostra un’associazione significativa (p<0,05) con la condizione abitativa, a sfavore dei senza fissa dimora (227 vs 284 giorni).CONCLUSIONII risultati ottenuti mostrano come l’insorgenza della patologia ipertensiva sia influenzata dalla provenienza geografica, ma anche da fattori sociali e amministrativi, come la condizione abitativa e lo status giuridico. Politiche e iniziative di prevenzione vanno, perciò, progettate in tale ottica.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The onset of arterial hypertension in the post-migration period: an analysis of the 2007-2017 data of patients in the Caritas Polyclinic in Rome. |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Atti del 51° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) “I primi 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale: il contributo dell’igiene alla salute e all’equità” |
Pagine | 317 |
Numero di pagine | 1 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2018 |
Evento | 51° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) “I primi 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale: il contributo dell’igiene alla salute e all’equità” - Riva del Garda Centro Congressi Durata: 17 ott 2018 → 20 ott 2018 |
Convegno
Convegno | 51° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) “I primi 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale: il contributo dell’igiene alla salute e all’equità” |
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Città | Riva del Garda Centro Congressi |
Periodo | 17/10/18 → 20/10/18 |
Keywords
- migranti