L’imposizione sugli extraprofitti: verso una (pericolosa) “normalizzazione” di forme non più eccezionali d’imposizione straordinaria

Andrea Purpura*

*Autore corrispondente per questo lavoro

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivista

Abstract

[Ita:]Il cd. D.L. n. 104/2023, convertito in L. n. 136/2023, ha confermato l’introduzione di un’imposta straordinaria sugli extraprofitti delle banche. Nella sua originaria formulazione, il tributo, la cui introduzione troverebbe giustificazione nell’anomalo andamento dei tassi di interesse e del costo del credito, ha subito destato diverse perplessità. Ad oggi, a seguito degli emendamenti presentati a margine del D.L. n. 104/2023, gli effetti dell’imposta (e l’extragettito conseguente all’applicazione di quest’ultima) sembrerebbero essere stati pressoché neutralizzati. Se ciò è vero, la rinnovata introduzione di un’imposta straordinaria in Italia – e la contestuale applicazione di tributi similari in Europa – sembrerebbe quasi aprire ad una pericolosa “normalizzazione” del ricorso a queste misure fiscali. Quasi come se si trattasse di prelievi assimilabili a forme d’imposizione ordinaria e non, al contrario, di tributi che, per loro natura, funzione ed effetti dovrebbero trovare ragion d’essere soltanto in condizioni di assoluta ed oggettiva eccezionalità, necessità ed urgenza.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Taxation on extra profits: towards a (dangerous) "normalization" of no longer exceptional forms of extraordinary taxation
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)628-631
Numero di pagine4
RivistaNOVITÀ FISCALI
Volume2023
Stato di pubblicazionePubblicato - 2023

Keywords

  • Extraprofitti Energetici

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