Abstract
[Ita:]Dal X secolo la figura di Giulia, martire cartaginese venerata a San Salvatore di Brescia, diventa centrale nella autocoscienza delle monache: è questo il momento in cui compaiono le prime attestazioni relative alla dedicazione alla santa, quando le grandi officine sono chiamate a decorare, attraverso modi diversi (scultura, pittura, stucco, architettura, scrittura, ecc.), gli spazi più importanti dell'abbazia e si costruisce la memoria martiriale con la redazione di una nuova “passio”. La storia di Giulia, la traslazione del suo santo corpo e l'identificazione del suo martirio con quello di Cristo diventano un potente strumento di autorappresentazione della comunità monastica benedettina. Ciò permette la costruzione di un modello agiografico senza precedenti che, grazie alle risorse finanziarie del cenobio, consente di far lavorare alcune delle botteghe più prestigiose che rendono il cantiere di Brescia uno dei più rappresentativi del Medioevo.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The image of the martyr Giulia in San Salvatore di Brescia: mobility of workers, materials and ideas |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 265-281 |
Numero di pagine | 17 |
Rivista | HORTUS ARTIUM MEDIEVALIUM |
Volume | 22 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2016 |
Keywords
- Ansa (queen of the Lombards)
- Ansa (regina dei longobardi)
- Brescia
- Brescia (Italy)
- Carità
- Charity
- Desiderio (re dei longobardi)
- Desiderius (king of the Lombards)
- Faith
- Fede
- Hope
- Saint Julia of Carthage
- Santa Giulia di Cartagine
- Sapienza
- Sophia (Wisdom)
- Speranza
- monastero di San Salvatore-Santa Giulia
- passio
- the monastery of San Salvatore