Abstract
[Ita:]Il contributo si inserisce nell’ambito del filone di studio e approfondimento di pratiche di formazione improntate al paradigma narrativo e alle medical humanities.
In tale contesto, le modalità di fruizione e produzione di mediatori iconici di varia natura costituiscono un riferimento sempre più diffuso nell’esperienza formativa e nella vita organizzativa connessa alle pratiche operative in cui le persone sono coinvolte.
L’intento di questo capitolo è di esplorare aspetti e dimensioni del vedere professionale e organizzativo, a partire dalla relazione esistente tra immagini e processi di significazione che caratterizzano la quotidiana esperienza lavorativa e professionale di ognuno.
L’immaginazione al lavoro indica una duplice attenzione: la prima riguarda il come le immagini disponibili e circolanti (prodotte intenzionalmente o veicolate da molteplici canali e linguaggi esistenti nei contesti sociali) siano in grado di generare senso; la seconda si riferisce al significato di immaginazione come inerente la capacità di pensarsi rispetto al futuro (Enriquez, 1996) e di essere autori delle proprie traiettorie professionali e organizzative (Scaratti et al., 2009), producendo e riproducendo i sistemi di attività in cui si è coinvolti, attraverso un costante processo di sense-making dialogico.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Imagination at work: professional and organizational visions. |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Immagini nella cura e nella formazione. Cinema, fotografia e digital storytelling. |
Editor | V., Bruschi, B. Alastra |
Pagine | 219-232 |
Numero di pagine | 14 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2017 |
Keywords
- vedere professionale,authorship,visual, sense-making