Abstract
[Ita:]Il contratto come ogni atto dell’uomo nasce storicamente condizionato, come ogni testo esso si forma dentro un certo contesto. Inoltre, il contratto è bensì applicazione del principio di autonomia, e quindi esplicazione del potere/libertà di darsi delle regole e così vincolarsi alla parola data: pacta sunt servanda; tuttavia l’autonomia in questo ambito è da intendere nel senso di un’autonomia relazionale in cui svolgono il loro ruolo almeno due altri principi fondamentali di carattere etico-giuridico. Questi principi sono la buona fede e il Sinalagma. Nell'articolo, tali principi sono analizzati soprattutto per quanto riguarda l'equilibrio o proporzionalità e la questione delle modifiche delle circostanze del contratto. Viene definita la tradizionale differenza tra buona fede ed equità e viene esaminata la contaminazione tra buona fede ed equità: la buona fede equitativa. La buona fede equitativa in giurisprudenza è anche analizzata in modo proficuo e l'articolo si concentra sul rapporto tra diritto, buona fede ed equità di fronte alla sopravvenienza tipica e alla sopravvenienza atipica.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Limits of the pacta sunt servanda, good fair faith and the social dimension of the contract |
---|---|
Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 1515-1530 |
Numero di pagine | 16 |
Rivista | REVISTA DE DIREITO DA CIDADE |
Volume | 13 |
DOI | |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2021 |
Keywords
- autonomia
- autonomy
- buona fede
- contract
- contratto
- equity
- equità
- good faith
- sinallagma
- synallagma