Abstract
[Ita:]Il titolo dell’intervento prende spunto da una formula coniata da Domenico Scarpa, quella di «libri-arca», ossia testi di natura enciclopedica ed escatologica, che si incaricano di traghettare alle generazioni successive la cultura da cui provengono. Così è la Commedia dantesca, recepita da Calvino come «mappa del mondo e dello scibile» ed eletta come fonte primaria di ispirazione per Il castello dei destini incrociati, un romanzo che cerca di mettere ordine nella babele della modernità, allo scopo di ricostruire, grazie alla severità geometrica della composizione formale, l’antica armonia dell’uomo nel cosmo. Attraverso la lettura che della Commedia dà lo storico della scienza Giorgio de Santillana, Calvino rilancia la propria sfida al mondo labirintico, erigendo una sorta di «castello degli spiriti magni» in compagnia dei quali riannodare i fili dispersi della tradizione letteraria, in un dialogo dai risvolti etici e conoscitivi.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Books in the form of an ark. The influence of the "Comedy" on Italo Calvino's "Castle of crossed destinies" |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | La funzione Dante e i paradigmi della modernità |
Editor | Patrizia Bertini Malgarini, Nicola Merola, Caterina Verbaro |
Pagine | 463-470 |
Numero di pagine | 8 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2015 |
Keywords
- Calvino
- Dante
- Giorgio de Santillana
- Italian Literature
- Letteratura italiana
- Modernity
- Modernità
- Novecento
- Twentieth Century