Abstract
[Ita:]L’articolo della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea riguardante la libertà di pensiero, di coscienza e di religione non mette pienamente in luce l’autonomia delle confessioni. Peraltro diverse considerazioni inducono a ritenere che esso tuteli non solo le singole persone ma anche i gruppi religiosi. Una interpretazione che trova chiara conferma nella disposizione del Trattato sul funzionamento dell’Unione che impegna la stessa a mantenersi in dialogo con le chiese, un dialogo che può riguardare le più svariate materie fino alle stesse fonti di ispirazione del Trattato sull’Unione. Si segnala, quindi, la presenza in alcuni Paesi dell’Unione di tendenze ispirate a un pregiudizio religioso e specificamente anticristiano e si richiama l’attenzione sulle gravissime violazioni della libertà religiosa che si realizzano nel mondo.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Freedom of Religion in the context established by the Lisbon Treaty |
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Lingua originale | French |
pagine (da-a) | 1-8 |
Numero di pagine | 8 |
Rivista | STATO, CHIESE E PLURALISMO CONFESSIONALE |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2012 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- Libertà religiosa
- Trattato di Lisbona