Libertà terapeutica e diritto all'autodeterminazione del malato terminale. Quali implicazioni per il diritto penale?

Marina Di Lello Finuoli*

*Autore corrispondente per questo lavoro

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivistapeer review

Abstract

[Ita:]Il contributo concerne i recenti interventi normativi in tema di libertà terapeutica e diritto all’autodeterminazione del paziente. Le leggi 8 marzo 2017, n. 24 (c.d. Gelli-Bianco), e 22 dicembre 2017, n. 219 (in tema di consenso informato), sembrano invitare il professionista a selezionare autonomamente l’approccio terapeutico, ad attenersi alle linee-guida ministeriali e ad astenersi – a certe condizioni – dal ricorso a trattamenti oggettivamente inutili o sproporzionati. L’Autrice si interroga dunque sul ruolo della volontà del malato “terminale” nella scelta della terapia nonché sulle implicazioni penalistiche che originano dall’interazione, anche conflittuale, tra il diritto all’autodeterminazione e l’autonomia del sanitario nelle scelte riferibili al miglior interesse di cura del paziente.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Therapeutic freedom and right to self-determination for the terminally ill. What implications for criminal law?
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)7-40
Numero di pagine34
RivistaRivista Italiana di Medicina Legale e del Diritto in Campo Sanitario
Stato di pubblicazionePubblicato - 2019

Keywords

  • Buone pratiche
  • Consenso informato
  • Dignità
  • Libertà terapeutica
  • Linee-guida
  • Responsabilità medica
  • dignity
  • diritto all'autodeterminazione
  • good practices
  • guidelines
  • informed consent
  • medical liability
  • right to self-determination
  • therapeutic freedom

Fingerprint

Entra nei temi di ricerca di 'Libertà terapeutica e diritto all'autodeterminazione del malato terminale. Quali implicazioni per il diritto penale?'. Insieme formano una fingerprint unica.

Cita questo