Abstract
[Ita:]Viviamo una crisi sanitaria, economica e sociale che si ripercuote particolarmente sulle persone, sui gruppi e sui paesi più vulnerabili; una crisi che ha indebolito la coesione sociale nel nostro paese e messo in straziante evidenza i limiti della collaborazione internazionale. Soprattutto, per chi bene o male se la cava, è forte la tentazione di aspettare passivamente che il futuro torni a somigliare al passato. Sappiamo che nessun “io” può cavarsela da solo; ma l’individualismo si è insinuato così profondamente nel sentire comune da apparire ragionevole. Come costruire il futuro, in questa situazione di scollamento fra realtà (“siamo sulla stessa barca”) e percezioni (“io speriamo che me la cavo”)? Per rispondere, mi pare urgente mettere a tema il nesso io-noi al centro della questione del bene comune.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Freedom in action: me, us and the good of all |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 20-33 |
Numero di pagine | 14 |
Rivista | LA SOCIETÀ |
Volume | 2021 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2021 |
Keywords
- bene comune
- common good
- individualism
- individualismo