«Lezioni d’abisso». Italo Calvino e il mondo sotterraneo

Davide Savio*

*Autore corrispondente per questo lavoro

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Abstract

[Ita:]Quando parla dei viaggi narrati dall’amato Jules Verne, Italo Calvino dichiara di prediligere gli scenari «sotterranei» descritti in testi come Le Indie nere e Viaggio al centro della Terra. L’autore della lezione sulla Leggerezza, apparentemente lontano dalla tradizione delle scritture infere che va da Virgilio a Dante, sembra condividere l’istinto cartografico che spinge Verne a decrittare i labirinti nascosti nel sottosuolo, costruiti grazie a un efficace miscuglio di scienza e mito. Il sottosuolo, in questo senso, non è ancora quello psicologico formalizzato da Dostoevskij e poi da Freud, ma appartiene alla «geografia delle fate», è quindi uno spazio ascrivibile alle regioni del fantastico. Al contempo, come dimostrano alcune delle Città invisibili, Calvino si serve del sottosuolo come specchio della superficie: un sottosuolo che finisce, paradossalmente, per coincidere con il visibile, trasformandosi nel luogo del dialogo tra morti e vivi, tra passato e presente, tra archeologia e storia.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] «Lessons of the Abyss». Italo Calvino and the underworld
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteGeografie della modernità letteraria
EditorSiriana Sgavicchia, Massimiliano Tortora
Pagine281-286
Numero di pagine6
Volumetomo I
Stato di pubblicazionePubblicato - 2017

Keywords

  • 20th Century
  • Calvino Italo
  • Città invisibili
  • Geografia
  • Geography
  • Invisible cities
  • Italian contemporary literature
  • Letteratura italiana contemporanea
  • Literary modernity
  • Modernità letteraria
  • Novecento
  • Sottosuolo
  • Underground
  • Verne Jules

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