Abstract
[Ita:]Per la sua indiscussa perfezione formale, ma ancora più per la capacità di rielaborare materiali attinti da tutta l’ampiezza della tradizione bucolica e non solo, piegandoli a esprimere significati culturalmente attuali, l’"Aminta" fu avvertito dai contemporanei come un’opera innovativa, tanto da essere elevato subito a modello e da imprimere così un corso inedito allo svolgimento del genere drammatico pastorale. Il presente intervento intende prendere in esame la ricezione della favola tassiana in epoca cinque-seicentesca, mettendo in luce l’esistenza di due linee opposte: una tesa a ‘moralizzare’ l’archetipo, l’altra a enfatizzare i suoi aspetti ‘trasgressivi’, in un caso come nell’altro privilegiando tuttavia un singolo versante del testo, e tradendone dunque l’autentica profondità.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Readings and rewrites of "Aminta" in the sixteenth and seventeenth centuries |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | L’Italianistica oggi: ricerca e didattica |
Pagine | 1-12 |
Numero di pagine | 12 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2017 |
Evento | L’Italianistica oggi: ricerca e didattica, Atti del XIX Congresso dell’ADI - Associazione degli Italianisti - Roma Durata: 9 set 2015 → 12 set 2015 |
Convegno
Convegno | L’Italianistica oggi: ricerca e didattica, Atti del XIX Congresso dell’ADI - Associazione degli Italianisti |
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Città | Roma |
Periodo | 9/9/15 → 12/9/15 |
Keywords
- Aminta
- Pastoral poetry
- Poesia pastorale
- Torquato Tasso