Abstract
[Ita:]Una delle sfide teoriche più stimolanti e complesse che la scienza criminologica ha cercato e cerca di affrontare può certamente considerarsi la spiegazione del c.d. gender gap, ossia del differenziale nei tassi di criminalità che si registra tra autori di genere maschile e femminile. Tale differenziale presenta una notevole persistenza sia trasversale sia longitudinale, mantenendo valori consistenti e variazioni complessivamente marginali nei diversi contesti socio-culturali e nelle diverse epoche storiche. Se l’interesse della questione risiede nella sua capacità di suscitare risposte coerenti con pressoché ognuna delle grandi prospettive teoriche espresse dalla criminologia, ci si può attendere che la crescente attenzione verso le varie forme di vittimizzazione della donna getti nuova luce sulle stesse dinamiche di criminalizzazione, offrendosi come banco di prova privilegiato della complessiva tenuta teorica di quelle prospettive. Scorci illuminanti per una comprensione del fenomeno possono venire anche dalla letteratura, il cui apporto di “attenzione” verso tratti essenziali dell’umano si presenta particolarmente necessario per gli studi giuridici e criminologici contemporanei.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The eternal return of the unequal. A reconsideration of the gender gap in criminology. |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Scena madre. Donne personaggi e interpreti della realtà, Studi per Annamaria Cascetta |
Editor | R. Carpani, L. Peja, L. Aimo |
Pagine | 325-338 |
Numero di pagine | 14 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2014 |
Keywords
- Criminalità femminile
- Criminologia
- Criminology
- Differenziale di genere
- Female criminality
- Female victimization
- Gender gap
- Letteratura
- Literature
- Vittimizzazione femminile