Abstract
[Ita:]Il processo che porta alla costituzione di un dispositivo militare “razionale” e “apolitico” costituisce un passaggio essenziale nello sviluppo dello Stato occidentale moderno. Secondo la storiografia tradizionale, questo processo ha origine in Gran Bretagna, nel 1640, con l’approvazione della Self denying ordinance, che bandisce i membri del Parlamento dal detenere comandi militari nelle forze armate nazionali. Occorre, comunque, molto tempo perché, anche in Gran Bretagna, le forze armate siano effettivamente subordinate al potere politico. Da questo punto di vista, la struttura militare trasferita in India nel 1858, dopo la soppressione della “Great Mutiny” non è realmente apolitica e riflette, piuttosto, l’“orientamento interno” adottato dall’East India Company nel relazionarsi sia con i propri soggetti, sia con gli altri poteri locali. Né le riforme precedenti la prima guerra mondiale (prima fra tutte la riferma Kitchener del 1903) né quelle successive sarebbero riuscita a cambiare tale stato di cose, che avrebbe condotto, dopo la “Partition” del 1947, all’emergere di un simile “orientamento interno” nelle neonate forze armate pakistane. In questa prospettiva, il colpo di Stato del generale Ayub Khan (1958) ha rappresentato il segno più chiaro della relazione molto speciale affermatasi nel paese fra strutture politiche e militari, una relazione che emerge anche nell’incruenta presa di poter da parte del generale Musharraf nel 1999.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The legacy of the British military model. The case of Pakistan |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 145-166 |
Numero di pagine | 22 |
Rivista | Storia urbana |
Volume | 25 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2001 |
Keywords
- Armed forces of the British Empire
- British India (XIX-XX century)
- Forze armate dell'Impero britannico
- India britannica (XIX-XX secolo)
- Military policy
- Pakistan
- Politica di sicurezza
- Politica militare
- Security policy