Abstract
[Ita:]Il saggio affronta l'evoluzione del secolare vincolo che legava l'Etiopia all'Egitto sotto il profilo religioso ed ecclesiastico. Di fronte alla modernizzazione avviata dall'ultimo imperatore Hailè Selassiè a partire dagli anni '20 del '900, il vincolo si presentava come un ostacolo sempre più evidente, poiché sottoponeva la Chiesa ortodossa d'Etiopia alle decisioni istituzionali della Chiesa copta egiziana e rappresentava un canale d'ingerenza non solo religioso, ma anche politico. Di fronte all'invasione fascista del 1935-36 l'Egitto e la sua Chiesa si schierarono dalla parte dell'Etiopia. Ciò non eliminò l'aspirazione all'autocefalia, manifestata sia dall'imperatore che dall'alto clero etiopico, su cui agì l'iniziativa dell'Italia fascista prima e durante l'occupazione dell'Etiopia del 1935-1936, imponendo di forza la rottura del vincolo con l'Egitto e sottomettendo la Chiesa etiopica al regime coloniale. Tornato al potere nel corso della seconda guerra mondiale, nel 1941, Hailè Selassiè ristabilì il vincolo per raggiungere, per via diplomatica, ad una sua soluzione nel 1959. L'autocefalia rappresentava un importante elemento per consolidare lo Stato confessionale etiopico di fronte all'affermazione dell'Egitto panarabo di Nasser, che non rinunciò all'ingerenza nelle questioni del Corno d'Africa, in particolare con il sostegno alla lotta secessionista eritrea.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Egypt seen from Ethiopia: a political-religious story of the 1900s |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 355-361 |
Numero di pagine | 7 |
Rivista | ANNALI DELLA FONDAZIONE UGO LA MALFA |
Volume | XXV |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2011 |
Keywords
- Egitto
- Etiopia
- Politica