Abstract

[Ita:]Il romanzo «Das Schloß» (1922) di Franz Kafka è ambientato in uno spazio astratto dietro il quale si cela la Praga della «Westjüdische Zeit», definita da Claudio Magris «il luogo dell’artificio, dell’irrealtà, dell’inappartenenza». Kafka, «il più occidentale degli ebrei occidentali», era consapevole di appartenere alla comunità ebraica praghese che nel corso dell’Ottocento aveva pagato l’assimilazione a caro prezzo, con la perdita della propria lingua madre e della proprio identità. Era stata proprio questa consapevolezza a spingerlo allo studio della lingua e delle scritture sacre ebraiche. Il testo del «Castello» reca numerose tracce di tali studi, e testimonia come queste tracce si siano venute a fondere con non meno numerosi tratti tipici del tedesco praghese dell’epoca. Il presente saggio intende indagare in che misura le traduzioni italiane del romanzo siano riuscite a riprodurre il multiculturalismo e il multilinguismo che stanno a fondamento dell’opera.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] The Italian translations of Franz Kafka's novel "Das Schloß"
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteLa circolazione del sapere nei processi traduttivi della lingua letteraria tedesca
Pagine143-157
Numero di pagine15
Stato di pubblicazionePubblicato - 2018

Serie di pubblicazioni

NomeIL QUADRIFOGLIO TEDESCO

Keywords

  • Das Schloß
  • Il Castello
  • Italienische Übersetzungen
  • Kafka
  • Traduzioni italiane

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