TY - BOOK
T1 - Le partnership sociali: concettualizzazione ed evidenze empiriche
A2 - Boccacin, Lucia
PY - 2010
Y1 - 2010
N2 - [Ita:]Cosa abilita le persone, i gruppi, le organizzazioni ad accettare la sfida della relazionalità nell’ambito dei servizi alla persona e cosa li motiva a dar vita a processi di reticolarità altamente complessi quanto a stili comunicativi, attribuzioni di significato e modalità di azione?
La riflessione sulle forme di partnership sociali tra attori differenti, sviluppata nei contributi contenuti in questo volume, può offrire risposta a tali interrogativi.
In proposito i saggi di Boccacin, Bramanti e Ferrucci propongono circostanziate analisi sociologiche, riferite al contesto italiano, nelle quali è posta specifica attenzione al ruolo svolto dai differenti attori sociali. In particolare le diverse entità di terzo settore, quali ad esempio le organizzazioni di volontariato e le fondazioni di comunità, si qualificano come peculiari “intermediari fiduciari” in grado di offrire un apporto distintivo alla realizzazione di pratiche al tempo stesso complesse e personalizzate.
Allargando lo sguardo in ambito internazionale, il saggio di Dekker evidenzia le peculiarità del caso olandese e delle alterne vicende che hanno caratterizzato nel tempo, la collaborazione tra istituzioni pubbliche e organizzazioni di terzo settore.
Ulteriori apporti disciplinari di tipo micro-economico (Grumo), giuridico (Zucchetti) e socio-politico (Stortone) consentono, da un lato di approfondire le dinamiche intra-organizzative e normative riguardanti il fenomeno, dall’altro di ravvisare in esso alcune significative istanze partecipative e di rappresentanza democratica.
Riflettere sulle partnership sociali, in sintesi, offre visibilità a percorsi plurimi di realizzazione di servizi e contribuisce a identificare nuovi scenari nella risposta ai bisogni sociali
AB - [Ita:]Cosa abilita le persone, i gruppi, le organizzazioni ad accettare la sfida della relazionalità nell’ambito dei servizi alla persona e cosa li motiva a dar vita a processi di reticolarità altamente complessi quanto a stili comunicativi, attribuzioni di significato e modalità di azione?
La riflessione sulle forme di partnership sociali tra attori differenti, sviluppata nei contributi contenuti in questo volume, può offrire risposta a tali interrogativi.
In proposito i saggi di Boccacin, Bramanti e Ferrucci propongono circostanziate analisi sociologiche, riferite al contesto italiano, nelle quali è posta specifica attenzione al ruolo svolto dai differenti attori sociali. In particolare le diverse entità di terzo settore, quali ad esempio le organizzazioni di volontariato e le fondazioni di comunità, si qualificano come peculiari “intermediari fiduciari” in grado di offrire un apporto distintivo alla realizzazione di pratiche al tempo stesso complesse e personalizzate.
Allargando lo sguardo in ambito internazionale, il saggio di Dekker evidenzia le peculiarità del caso olandese e delle alterne vicende che hanno caratterizzato nel tempo, la collaborazione tra istituzioni pubbliche e organizzazioni di terzo settore.
Ulteriori apporti disciplinari di tipo micro-economico (Grumo), giuridico (Zucchetti) e socio-politico (Stortone) consentono, da un lato di approfondire le dinamiche intra-organizzative e normative riguardanti il fenomeno, dall’altro di ravvisare in esso alcune significative istanze partecipative e di rappresentanza democratica.
Riflettere sulle partnership sociali, in sintesi, offre visibilità a percorsi plurimi di realizzazione di servizi e contribuisce a identificare nuovi scenari nella risposta ai bisogni sociali
KW - Terzo settore
KW - buone pratiche
KW - partnership
KW - Terzo settore
KW - buone pratiche
KW - partnership
UR - http://hdl.handle.net/10807/2995
M3 - Other report
SN - 978-88-568-3542-7
T3 - SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
BT - Le partnership sociali: concettualizzazione ed evidenze empiriche
PB - Franco Angeli
ER -