TY - CHAP
T1 - Le origini devote dell’Umiltà torinese. I gesuiti, la corte sabauda e l’assistenza al femminile
AU - Giuliani, Marzia
PY - 2017
Y1 - 2017
N2 - [Ita:]Secondo la testimonianza di Emanuele Tesauro, si deve al padre gesuita Leonardo Magnani la (ri)fondazione della Compagnia dell’Umiltà a Torino nel penultimo decennio del Cinquecento. Da allora la congregazione femminile si mantenne sotto la direzione spirituale dei gesuiti fino alla loro soppressione nel 1773. I termini di questo rapporto e il loro divenire, in un’ottica di lungo periodo, sono oggetto della ricerca che qui si propone. Sulla base dei fondi disponibili presso gli archivi torinesi -segnalati nel call for papers- e presso l’archivio provinciale dei gesuiti di Milano e quello generalizio di Roma, lo studio si sviluppa secondo tre principali direttive di indagine.
La prima si focalizza sulla figura ‘carismatica’, e ad oggi quasi sconosciuta, di padre Magnani, per valutare, in particolare, i rapporti da lui intrattenuti con esponenti importanti della corte sabauda -quali il barone milanese Paolo Sfondrati-, a partire dallo studio di materiali epistolari editi ed inediti.
La seconda propone una analisi comparativa degli assetti originari della Compagnia dell’Umiltà con quelli di analoghe congregazioni laicali femminili, che, al pari dell’associazione torinese, si affidarono alla direzione dei padri gesuiti nell’Italia del Cinque-Seicento. Sulla base delle indicazioni fornite dalle Antichità di Milano, manoscritto anonimo, ma di ambito gesuitico, l’attenzione si incentra soprattutto su Milano e Roma, dove i padri gesuiti ebbero ad animare l’attività caritativa di gruppi laicali femminili, che, come nel caso delle dame torinesi dell’Umiltà, si assunsero l’onere della gestione di istituti assistenziali per donne.
AB - [Ita:]Secondo la testimonianza di Emanuele Tesauro, si deve al padre gesuita Leonardo Magnani la (ri)fondazione della Compagnia dell’Umiltà a Torino nel penultimo decennio del Cinquecento. Da allora la congregazione femminile si mantenne sotto la direzione spirituale dei gesuiti fino alla loro soppressione nel 1773. I termini di questo rapporto e il loro divenire, in un’ottica di lungo periodo, sono oggetto della ricerca che qui si propone. Sulla base dei fondi disponibili presso gli archivi torinesi -segnalati nel call for papers- e presso l’archivio provinciale dei gesuiti di Milano e quello generalizio di Roma, lo studio si sviluppa secondo tre principali direttive di indagine.
La prima si focalizza sulla figura ‘carismatica’, e ad oggi quasi sconosciuta, di padre Magnani, per valutare, in particolare, i rapporti da lui intrattenuti con esponenti importanti della corte sabauda -quali il barone milanese Paolo Sfondrati-, a partire dallo studio di materiali epistolari editi ed inediti.
La seconda propone una analisi comparativa degli assetti originari della Compagnia dell’Umiltà con quelli di analoghe congregazioni laicali femminili, che, al pari dell’associazione torinese, si affidarono alla direzione dei padri gesuiti nell’Italia del Cinque-Seicento. Sulla base delle indicazioni fornite dalle Antichità di Milano, manoscritto anonimo, ma di ambito gesuitico, l’attenzione si incentra soprattutto su Milano e Roma, dove i padri gesuiti ebbero ad animare l’attività caritativa di gruppi laicali femminili, che, come nel caso delle dame torinesi dell’Umiltà, si assunsero l’onere della gestione di istituti assistenziali per donne.
KW - Compagnia dell'Umiltà
KW - Rapporti Milano Torino
KW - Compagnia dell'Umiltà
KW - Rapporti Milano Torino
UR - http://hdl.handle.net/10807/121276
M3 - Chapter
SN - 9788822265043
VL - I
T3 - QUADERNI DELL'ARCHIVIO STORICO
SP - 167
EP - 190
BT - L’Umiltà e le rose. Storia di una compagnia femminile a Torino tra età moderna e contemporanea
A2 - Raviola, Blythe Alice
A2 - Cantaluppi, Anna
ER -