Abstract

[Ita:]"Come negare che non solo non ha senso misurare/calcolare un'esperienza, ma soprattutto che non è possibile in alcun modo farlo? Come misurare/calcolare l'intensità di un dolore o di un amore, la fedeltà di un'amicizia, l'abisso senza fondo dell'angoscia, il peso insopportabile di un lutto, la forza di una fede, la magnifica sorpresa dello stupore? D'altra parte - sarà il problema al centor di queste pagine - riconoscere che l'esperienza è incompatibile con una certezza di tipo matematico non significa affatto abbandonarla all'irrazionale, come se essa fosse semplicemente il campo dell'effimero e dell'illusorio, quanto piuttosto significa accettare che il suo particolare modo d'essere eccede il tipo di misura, dunque la ratio, di cui il calcolo scientifico è l'espressione più articolata e matura. In effetti, all'interno di un simile calcolo la parola dell'esperienza non può che risultare un linguaggio ultimamente indecifrabile." Un saggio filosofico che affronta il tema dell'esperienza attraverso la "parola essenziale" della fiaba; un'articolata riflessione sul "viaggio della donna" attraverso un'originale interpretazione di Cappuccetto Rosso e Biancaneve.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Fairy tales do not tell fairy tales. Believe in experience
Lingua originaleItalian
EditoreIl Nuovo Melangolo
Numero di pagine95
ISBN (stampa)978-88-7018-901-8
Stato di pubblicazionePubblicato - 2013

Keywords

  • Esperienza
  • Fiabe/favole
  • Viaggio della donna

Fingerprint

Entra nei temi di ricerca di 'Le fiabe non raccontano favole. Credere nell'esperienza'. Insieme formano una fingerprint unica.

Cita questo