Le «Digital Humanities» e la ricerca umanistica

Martina Vodola

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivista

Abstract

[Ita:]I processi di digitalizzazione stanno riformulando le informazioni in termini digitali attraverso la loro trasposizione su supporti elettronici. Il processo implica la traduzione e la trasmissione di queste informazioni sotto forma di dati che ne sono una rappresentazione “discreta” nel senso matematico del termine, composta cioè di parti separate, non continue. A differenza del dato analogico, quello digitale – da digit che in inglese significa “cifra numerica” – è dunque una traduzione in elementi numerici di una fonte di partenza che non manterrà con quest’ultima una relazione “esatta”, ma ne sarà piuttosto una rappresentazione che, parafrasando Umberto Eco, dirà quasi la stessa cosa; e dietro a quel quasi si cela l’interpretazione di chi sta seguendo il processo di digitalizzazione e di chi ha programmato quel qualcosa che sta mettendo meccanicamente in atto il processo. In questo articolo vengono riportate alcune riflessioni su come la multimedialità forma e riforma la ricerca interdisciplinare nell’ambito dell’Italianistica e della cultura visuale.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] The «Digital Humanities» and humanistic research
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)N/A-N/A
RivistaTESTO
Stato di pubblicazionePubblicato - 2022
Pubblicato esternamente

Keywords

  • Digital Humanities

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