Abstract
[Ita:]L’articolo s’incentra sulle 'Dicerie da imparare a dire a huomini giovani et roççi' del notaio fiorentino Filippo Ceffi, una raccolta di parlamenti podestarili a uso degli ambasciatori databile agli anni 1326-’28. La nuova edizione critica che qui si procura è condotta sui due codici riconosciuti rispettivamente da Marco Palma e Sandro Bertelli come di mano del Ceffi (mss. Vaticano Palatino latino 1644 e Laurenziano Ashburnham 1084), ora raffrontati e indagati nelle loro varianti anche sostanziali. Nel cappello introduttivo al testo critico si collocano le 'Dicerie' nel contesto dell’'ars concionandi' tardo-medioevale, si mostra la loro natura di profondo rimaneggiamento delle 'Arringhe' bolognesi di ser Matteo de’ Libri e si ricostruisce lo 'status quaestionis' intorno al Ceffi e alla sua produzione scritta. L’edizione degli autografi è corredata d’indici onomastici e toponomastici.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The 'Rumors' in Ceffi's autographs |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 5-89 |
Numero di pagine | 85 |
Rivista | STUDI DI FILOLOGIA ITALIANA |
Volume | 76 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2018 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- Ars concionandi
- Autografi medioevali
- Critical edition
- Edizione critica
- Filippo Ceffi
- Medieval autographs